COME
SI
REALIZZA

il Progetto

La prima fase si svolge prettamente tra: norme tecniche, calcoli, specifiche e disegni, perviene alla definizione dei dettami e linee guida necessarie alla realizzazione della scultura in cartapesta.

Solitamente si parte da un’immagine disegnata o da una foto, dalla quale si studiano le relative dimensioni.
Queste di ottengono mediante calcolo proporzionale dove, decisa la scala, si applicano le maggiorazioni in maniera eguale, decidendo se duplicare, triplicare ecc… le dimensioni originali dell’immagine.

Ottenuta la bozza, su questa vengono applicate tutte le migliorie necessarie per rendere il manufatto il più realistico possibile.

l'Argilla

La modellatura dell’argilla è una delle fasi più elaborate; quintali di argilla che vengono lavorati a mano e con l’aiuto di utensili quali: mirette, filo taglia argilla, spatole, incisori, strumenti a sfera, tutti di varie dimensioni e sagome.

L’argilla allo stato grezzo si modella fino a creare il positivo di quello che si è deciso di realizzare.
Completa questa fase, come ultimo step, il positivo viene rifinito con l’uso di pennelli e spugne coadiuvate da acqua per rendere la superfice liscia e omogenea.

Più belle e dettagliate sono le sculture in argilla, più belli e dettagliati saranno i manufatti.

il Calco in Gesso

Terminata la modellatura dell’argilla, viene eseguita la colata del gesso di tipo alabastrino in forma liquida, precedentemente diluito con acqua per trarre il negativo dalla scultura in argilla.
La proporzione per ottenere una corretta miscela di gesso è: 140 gr di gesso + 100 gr/ml di acqua.

Vengono eseguiti più strati in sovrapposizione, coadiuvati da uno strato finale che conterrà al suo interno una rete a maglie strette, necessaria per rendere il calco più robusto. Per calchi di grandi dimensioni, è necessario realizzare una intelaiatura in ferro per sostenere la struttura.

la Colla

La colla è uno degli elementi da non sottovalutare per la realizzazione di una scultura, poiché una buona cartapesta si ottiene soprattutto da una buona colla.

Questa la si produce bollendo l’acqua e aggiungendo la farina da mescolare piano e continuamente sino a nuova ebollizione nella proporzione di: circa 1,5 l d’acqua per 100 g di farina per produrre un quantitativo di 1,7 l di colla.
Si fa bollire l’acqua in un recipiente in metallo, aggiungendo gradualmente la farina e mescolando il composto, per poi lasciarlo in ebollizione per 10 minuti.

Fondamentale si rivela l’attenzione dell’operatore in questa fase, poiché, distraendosi si rischia la formazione di grumi che tendono a formare dislivelli sulla carta.

la Cartapesta

La tecnica adoperata per realizzare le sculture si differenzia da quella classica, infatti non è corretto definirla cartapesta, bensì carta da calco e la si ottiene sovrapponendo più fogli di giornale uniti tra loro per mezzo della colla.
La carta, successivamente viene strappata in minuscole striscioline e viene fatta aderire all’interno del calco in gesso (negativo) su più strati, che, precedentemente, viene spennellato con olio o sapone per poter facilitare il distaccaggio della carta dal calco in gesso, dopo l’asciugatura della stessa. Per distinguere uno strato dall’altro si utilizza la carta di diversi colori.

Una volta asciugata la carta, si ottiene il positivo, identico a quello originario della scultura in argilla.
Così come per i calchi in gesso, anche per gli stampi in carta di grandi dimensioni, è necessario realizzare una intelaiatura in ferro per sostenere la struttura.

l'Assemblaggio
& i Movimenti

In primis si assemblano i positivi in carta, provenienti dai calchi in gesso, mediante i telai in ferro che, a loro volta vengono sorretti da tralicci o tubi scatolati.

In seguito, i movimenti si ottengono per mezzo di pistoni idraulici o moto-riduttori che hanno il difficile compito di rendere il più reale possibile l’animazione della scultura.

L’ultima fase comprende la stesura di un ultimo strato di carta su tutta la struttura, fondamentale per rendere omogenea la superfice del manufatto rimuovendo le eventuali imperfezioni.

la Colorazione

Quando si giunge a questa fase, l’ambiente nel quale si opera cambia completamente aspetto, poiché viene riempito di bicchieri piccoli e grandi, secchi e pennelli di tutte le dimensioni e buona parte della bellezza della scultura, dipenderà da questa fase della lavorazione.

Il momento che dà un valore aggiunto all’opera in carta pesta è quello della scelta del colore, delle tonalità e delle sfumature da apportare, che possono essere applicate o a pennello o a spruzzo mediante l’uso di aerografi.
La scultura viene prima tinteggiata di bianco e poi colorata in ogni sua parte, avendo cura di stendere alla fine un fissante trasparente lucido o opaco necessario per proteggere l’opera dagli agenti atmosferici.

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